venerdì 10 novembre 2023

PSICOLOGIA: lo sviluppo del bambino


PSICOLOGIA: Lo sviluppo del bambino, percezione, movimento, linguaggio 

la psicologia dello sviluppo studia cambiamenti nell’evoluzione psicologica individuale, l’individuo è in continua evoluzione non solo nel periodo dell’infanzia e dell’adolescenza ma lungo tutto l’arco della vita.

I diversi stadi di sviluppo: -nel periodo della gravidanza avviene qualcosa di straordinario, una cellula si trasforma a poco a poco in un bambino. In questo processo di distinguono diverse fasi: -il periodo germinale, nei primi 21 giorni i due gameti si fondono dando origine allo zigote; -il periodo è embrionale, dalla terza all’ottava settimana cominciano a formarsi le principali strutture interne ed esterne del corpo ovvero la testa, i vari sanguigni, il cuore gli occhi, gli orecchie, il naso, la bocca, i primi accenni le braccia, le gambe; -il periodo fetale, dalla nona settimana alla nascita si completa la maturazione dei diversi organi e parti del corpo. 

nei mesi che precedono la nascita non c’è solo l’accrescimento di peso e di volume del feto ma anche una sorprendente maturazione delle funzioni sensoriali:-Il tatto è il primo sistema che si sviluppa e svolgerà un ruolo fondamentale in tutta la vita futura della persona, -L’olfatto è presente già il secondo mese di gestazione lo sviluppo di questo senso viene sollecitato dai comportamenti della madre durante la gravidanza, -Il gusto si sviluppa verso il terzo mese di gravidanza, -L’udito completa la sua struttura tra la seconda il quinto mese di gravidanza. Lo sviluppo di questo importante organismo sensoriale è infatti determinato sia da stimolazione di tipo interne, sia da stimolazioni uditive esterne che possono variare durante la giornata, - la vista è un senso già sviluppato verso il quarto mese, e si completa prima della nascita con lo sviluppo di tutti i fotorecettori. 

I RIFLESSI DEL NEONATO

riflesso di moro: se un bambino disteso si fa cambiare improvvisamente posizioni, o li si toglie supporto su cui questi poggia la schiena, il piccolo tenderà a portare in avanti le braccia, e a volte anche le gambe.

riflesso di presa: se viene stimolato il palmo della mano del neonato le dita si rifletteranno per afferrare Qualsiasi cosa si trovi a contatto con il palmo

Riflesso della marcia automatica: si mette in posizione eretta con i piedi appoggiati su una superficie piatta e produrrà movimenti alternati di estensione e flessione delle gambe

riflesso di suzione: se la pelle intorno alla bocca viene stimolata, il bambino vuoterà la testa la ricerca del seme materno e il piccolo si crea le labbra

riflesso di Babinski: sì gli si solleticano le  pianta del piede, le dita o il tallone bambino risponde con una flessione dell’alluce e con l’allargamento delle altre dita dello stesso piede.

riflesso palpebrale: una forte luce improvvisa provoca il riflesso di chiusura delle palpebre

Riflesso di ritirare e il Piede: se è toccato da un oggetto pungente il bambino tenterà a ritrarre automaticamente il piede 

Tutti i riflessi sopra elencati sono volontari ma col tempo si trasformeranno in atti volontari.


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